L’apparecchio ai denti
Quando è necessario
L’apparecchio serve per mettere in ordine i denti mal posizionati (i cosiddetti “denti storti”) sino ad ottenere una buona occlusione (cioè la chiusura corretta tra i denti delle due arcate) e una buona estetica del sorriso.
Il più delle volte i denti mal posizionati presentano un affollamento. L’affollamento dei denti altera i contatti tra le arcate ed inoltre impedisce un buona igiene orale quindi favorisce in modo indiretto lo sviluppo di malattie parodontali rispetto a chi ha i denti ben allineati (in gergo “denti dritti”).
In molti casi, anche se i denti si presentano ben allineati, possono esserci dei contatti occlusali incongrui che possono essere riequilibrati con una terapia ortodontica mantenendo integri i denti naturali, e cioè senza dover ricorrere a terapia additiva o ad un molaggio aggressivo sullo smalto delle corone dentali.
La motivazione più frequente da parte dei pazienti è quella richiedere la terapia ortodontica per la correzione degli inestetismi. Oggi, soprattutto utilizzando Invisalign (apparecchio trasparente) è possibile risolvere anche molti problemi occlusali dei denti posteriori.
Per quanto riguarda il sorriso, dopo un’approfondito studio del sorriso che oltre la posizione dei denti prende in esame colore e festonatura delle gengive, la forma e la motilità delle labbra, sia nella statica che nella funzione.
Vi sono indicazioni diverse a seconda dell’età del paziente:
Nei bambini: l’apparecchio ha una triplice funzione: quella di correggere alcune mal posizioni dentali, prevenire l’affollamento, e quando necessario avere una funzione ortopedica, ovvero poter guidare una corretta crescita scheletrica sia della mandibola che della mascella ed in particolare correggere la respirazione orale notturna talora in collaborazione con un medico otorinolaringoiatra.
E’ bene che il bambino sia visitato intorno ai 9 anni di età in modo da poter valutare i parametri facciali e la dentatura in fase di crescita (quindi in tempo utile).
A questa età, mediante la cefalometria (studio eseguito su una radiografia laterale del cranio) è possibile capire se l’osso mascellare e l’osso mandibolare (splancno-cranio) crescono in modo proporzionato rispetto al neuro-cranio e le arcate dentali tra di loro.
In questa età infatti molte discrepanze scheletriche possono essere intercettate o trattate semplicemente con un apparecchio mobile o un apparecchio fisso che oltre alla correzione del mal-posizionamento dentale, hanno una azione ortopedica sulle strutture osse, sino all’inizio della pubertà.
Negli adolescenti: la terapia ortodontica è finalizzata alla correzione delle mal posizioni dentali. A questa età il movimento dentale ortodonticamente guidato avviene più semplicemente rispetto al paziente adulto perchè quest’ultimo presenta un osso crestale meno elastico e più mineralizzato che aumenta la resistenza al movimento desiderato.
A differenza della terapia ortodontica del bambino, nel paziente adolescente non è possibile correggere le discrepanze delle ossa della mascella e della mandibola perchè la crescita scheletrica è al temine.
Nel paziente adulto: l’apparecchio è necessario in presenza di denti molto inclinati/ruotati (storti) che non permettono un’occlusione e una masticazione corretta.
In particolare, dopo la perdita di alcuni denti naturali si determina l’inclinazione dei denti più posteriori che devono essere raddrizzati ortodonticamente per poter ottenere un corretto piano occlusale con protesi fissa su denti naturali e/o impianti.
In sostanza la terapia ortodontica è necessaria tutte le volte in cui si desidera ottenere arcate regolari.
Oltre a questo, la richiesta principale di ortodontzia nel a paziente adulto è prevalentemente per motivi estetici anche se, quando vengono informati in modo esaustivo della possibilità di correggere anche gli aspetti funzionali, la maggior parte di loro accetta volentieri, soprattutto poiché l’impiego della tecnica di ortodonzia invisibile (Invisalign) non interferisce con la vita di relazione.
La terapia ortodontica nel paziente adulto è possibile a qualunque età ed in qualunque situazione anatomica ad eccezione di denti che presentano un legamento dentale completamente anchilotico (cioè che non si possono muovere). In questi casi il movimento ortodontico si può ottenere ugualmente in modo chirurgicamente guidato utilizzato con una raffinata tecnica di chirurgica di micro-corticotomia (pubblicata nel 2007 dal prof. Vercellotti sull’International Journal of Periodontics & Resaurative Dentistry) come viene eseguita lege artis nel nostro studio.
Quali sono i tipi di apparecchio per i denti
Apparecchio fisso
questo apparecchio consiste in un arco metallico (in gergo fili metallici) che vien ancorato ai denti tramite l’applicazione di appositi attacchi detti “bracket” che consistono in placchette metalliche posizionate sulla superficie esterna dei denti con tecnica adesiva (che verrà rimossa al temine della terapia senza alcun danno per lo smalto).
L’apparecchio fisso è in grado di compiere qualunque movimento dentale anche complesso, nel modo più controllato e nei tempi tempi biologici ottimali. Da un punto di vista estetico, è poco visibile nei pazienti che hanno la linea del sorriso bassa (soprattutto nel genere maschile) e nei casi in cui gli attacchi risultano evidenti, è preferibile posizionarli in metallo di colore oro o meglio ancora di colore bianco in ceramica.
In alcuni casi questo tipo di apparecchio fisso può essere montato all’interno dell’arcata dentale (tecnica linguale). Questa soluzione è sicuramente più estetica ma può essere più fastidiosa per la lingua e talora non è possibile metterlo nell’arcata superiore specie nei casi di morso profondo.
Apparecchio invisibile (Invisalign)
E' un apparecchio in policarbonato trasparente composto da due mascherine dette allineatori, che vengono calzate direttamente dal paziente su entrambe le arcate e indossate giorno e notte senza discomfort personale e per la vita di relazione.
A differenza dell'apparecchio fisso tradizionale, esso può essere rimosso durante la masticazione e l’igiene orale, semplicemente sfilandolo con le dita.
L’apparecchio trasparente oltre al grande vantaggio estetico di risultare invisibile, permette una igiene orale ottimale. Solitamente è la scelta elettiva per i pazienti adulti e per gli adolescenti collaboranti.
In odontoiatria questi apparecchi hanno una grande diffusione per la loro facilità di utilizzo, ma per evitare terapie incongrue è necessario che il paziente portatore di Invisalign, sia seguito da un odontoiatra specialista in ortodonzia.
Apparecchio mobile
In genere per apparecchio mobile si intende una struttura metallica con appoggi o scudi in resina che viene calzata dal paziente secondo precise indicazioni. Esistono vari tipi di apparecchio mobile in base alle diverse funzioni che devono svolgere. Generalmente i più utilizzati sono nell’infanzia sono di tipo mio-funzionale ovvero permettono la correzione delle arcate dentali sia de un punto di vista dentale che scheletrico (tipo l’espansione arcata superiore e crescita della mandibola) utilizzando le forze della muscolatura facciale del paziente.
Chiaramente anche questi apparecchi mobili sono individuali per ciascun paziente e come tutti gli altri ne va seguita l’evoluzione da uno specialista in ortodonzia.
Come mantenere la corretta igiene orale con l’apparecchio
Durante il trattamento ortodontico è molto importante continuare a mantenere un ottimale controllo della placca spazzolando i denti correttamente e utilizzando il filo interdentale.
L’apparecchio fisso tradizionale necessita di molta attenzione. Le normali manovre di igiene orali risultano più difficoltose e rischiano di essere insufficienti in quanto i dispositivi incollati agli elementi dentali danno molta più ritenzione di placca. Il paziente può quindi avvalersi dell’utilizzo di scovolini o spazzolini monociuffo con cui aiutarsi. Sarà responsabilità di ognuno impegnarsi per mantenere un’igiene perfetta armandosi di uno specchio, attenzione e pazienza. Durante la terapia ortodontica con apparecchio fisso, il paziente oltre l’ortodontista viene seguito regolarmente da un igienista dentale per una rimozione professionale della placca più difficile da raggiungere e quindi per mantenere un alito fresco.
L’utilizzo degli allineatori in policarbonato, facilita molto le manovre di igiene orale essendo facilmente rimovibili e dando la possibilità al paziente di mantenere le sue normali abitudini di igiene orale.
Come pulire correttamente l’apparecchio invisibile
Gli allineatori vanno lavati ogni giorno con acqua fredda e spazzolino prima di riporli nella loro custodia durante le brevi interruzioni di utilizzo per i pasti.
Bisogna utilizzare acqua fredda perché gli allineatori sono termoformati e il calore potrebbe comprometterne l’elasticità danneggiandoli.
Inoltre sarebbe meglio usare uno spazzolino dedicato in modo che non ci sia dentifricio che può depositarsi all’interno degli allineatori, rendendoli meno trasparenti.
Il paziente può inoltre procedere con igienizzazioni tramite apposite pastiglie effervescenti reperibili nelle farmacie e in molti supermercati con cadenza giornaliera o meno a seconda del bisogno e a preferenza del paziente.
L’importante è mantenere gli allineatori sempre puliti e trasparenti.