Pulizia dei denti
quando e perché andare dal dentista
Come avviene la pulizia dei denti dal dentista?
La “pulizia dei denti” presso uno studio dentistico, più correttamente chiamata igiene orale professionale, è fondamentale in odontoiatria per la prevenzione delle patologie orali (come la gengivite, la parodontite e le carie) e quindi necessaria per mantenere la salute della propria bocca nel tempo.
La prima seduta di igiene orale è di solito preceduta da un’accurata visita con l’odontoiatra che fa una diagnosi precisa e completa, sia visitando il paziente che studiando le immagini radiografiche. Su questa diagnosi il dentista determina che tipo di trattamento e quante sedute l’igienista dovrà dedicare alla cura del paziente.
Nel caso la bocca del paziente sia in buone condizioni di salute, verrà consigliato di ripresentarsi dopo 6 mesi. In caso di presenza di malattie parodontali, risanata la malattia, la frequenza delle sedute di richiamo con l’igienista dovrà essere stabilita in modo individuale per limitare la predisposizione alla recidiva.
Parte fondamentale della seduta di igiene professionale è l’insegnamento e il trasferimento da parte dell’igienista di tecniche di igiene specifiche per il paziente. Il segreto di una buona salute orale nel tempo è la stretta collaborazione tra igienista e paziente. L’uso corretto dei vari sussidi per l’igiene orale domiciliare (filo, spazzolino manuale/elettrico, scovolino, pastiglie rilevatrici, ecc) si può imparare a tutte le età e riduce drasticamente l’insorgenza di disturbi e infezioni orali.
In una bocca mediamente sana la durata di una seduta d’igiene orale professionale si aggira intorno ai 40/60 minuti, nei quali avviene anche: la detersione delle corone e delle radici (nei casi di parodontite o recessioni gengivali) dalla placca batterica (biofilm) sia con strumentazione manuale che ultrasonica, l’ablazione del tartaro (che rappresenta la mineralizzazione di un accumulo di placca batterica), l’uso delle polveri spray con azione detergente, disinfettante e smacchianti (a seconda del caso), la levigatura delle radici e la lucidatura delle corone.
Per eseguire la rimozione iniziale della placca si utilizzano speciali polveri disinfettanti di glicina, per smacchiare i denti si utilizzano polveri a base di bicarbonati la cui granulometria controllata è rispettosa dello smalto e delle gengive.
Pulizia del tartaro ai denti
La rimozione del tartaro avviene in modo assolutamente indolore e quindi, nella norma, senza anestesia. Il tartaro viene micronizzato da un inserto a vibrazione ultrasonica che non danneggia la superficie dei denti oltre ad essere indolore.
Vengono utilizzate le tecnologie più recenti di tipo piezoelettriche che a contatto con la gengiva infiammata non provocano nessuna lesione e anzi ne stimolano una favorevole e rapida risposta di guarigione.
Sovente vengono utilizzati strumenti manuali (sonde e/o curette) per individuare la presenza di tartaro in sede sotto-gengivale e per eseguire la levigatura delle radici.
Nel nostro studio anche questa manovra, chiamata root-planing avviene con speciali tecnologie piezoelettriche.
Utilizzo degli ultrasuoni per la pulizia dei denti
Gli apparecchi ad ultrasuoni di tipo piezoelettrico di nuova generazione sono molto performanti e indolori, e servono sia ad eliminare la placca batterica (biofilm), sia per la detartrasi che avviene per frantumazione del tartaro presente.
In presenza di tasche gengivali, possono essere utilizzati per la rimozione del biofilm batterico e del tartaro dalla superficie radicolare grazie alle microvibrazioni ultrasoniche e all’effetto cavitazione del liquido di raffreddamento che sovente è una soluzione disinfettante a base di clorexidina.
Pulizia dei denti: ogni quanto farla?
Beninteso che è importante distinguere l’igiene orale professionale, dalla pulizia dei denti domiciliare (che è una responsabilità e compito quotidiano di ciascuno) si può in ogni caso affermare che entrambe concorrono a un risultato ottimale e che l’una difficilmente può fare a meno dell’altra.
Per quanto riguarda la seduta di igiene orale presso lo studio odontoiatrico, non esiste un tempo standard tra un richiamo e l’altro, in quanto varia in base alla salute parodontale di ciascun paziente e all’efficacia dell’igiene domiciliare: ogni tre mesi per i pazienti parodontopatici, da 6 a 12 mesi per i pazienti sani.
La pulizia dei denti domiciliare invece, seguendo le prescrizioni e istruzioni del proprio igienista, andrà ripetuta più volte al giorno con spazzolino e dentifricio, e in genere una sola volta alla sera per l’uso del filo interdentale o dello scovolino (per i pazienti che hanno perso la papilla delle gengive tra un dente e l’altro) soprattutto per eliminare la placca dove non arriva lo spazzolino, che abitualmente sono i punti dove è più facile sviluppare carie e infiammazioni parodontali. Questo permette di avere i denti puliti, un alito fresco e i tessuti gengivali sani perché non infiammati.
Nel caso di salute orale buona ma colorazione dello smalto gialla, si può valutare di sottoporsi a sedute di sbiancamento per migliorare l’estetica del sorriso.