Rialzo del seno mascellare e impianti
Rialzo del seno mascellare e impianti: le tecniche più attuali e sicure
COS’È IL RIALZO DEL SENO MASCELLARE
Il seno mascellare è una cavità paranasale che si trova al di sopra dell’osso crestale dei premolari e dei molari dell’arcata superiore.
Questa struttura ossea cava conferisce robustezza allo scheletro facciale (detto splancno-cranio) ed è tappezzata internamente dalla membrana schneideriana che svolge numerose funzioni di aiuto al sistema respiratorio e fonetico.
Quando è necessario il rialzo del seno mascellare
Quando un paziente perde i premolari e soprattutto i molari dell’arcata superiore, il volume dell’osso crestale residuo presenta sovente un’insufficiente altezza per consentire il semplice posizionamento degli impianti dentali.
Negli anni, la misura minima di questa altezza si è ridotta considerevolmente grazie all’introduzione di impianti corti (fino a 4 mm di altezza) e studi in letteratura hanno dimostrato un buon successo a lungo termine.
L’utilizzo degli impianti corti è però possibile esclusivamente in condizioni ossee ideali.
Nella maggiorparte dei casi quindi, per aumentare l’altezza del volume osseo è necessario entrare nella cavità del seno.
La tecnica prevede il rialzo del pavimento del seno mascellare mediante un materiale da innesto osseo con la condizione essenziale di preservare l’integrità della membrana schneideriana per salvaguardare la normale fisiologia del seno mascellare. Poiché durante questo tipo di intervento la membrana viene sollevata verso l’alto la tecnica chirurgica viene chiamata “rialzo del pavimento del seno mascellare”.
Grande e mini rialzo di seno mascellare
In implantologia viene generalmente chiamato “grande rialzo di seno” l’intervento che richiede un notevole volume osseo da innestare nella cavità sinusale in modo che sia possibile accogliere due o più impianti dentali indipendentemente dalla tecnica utilizzata per il rialzo del pavimento.
Per mini-rialzo di seno si intende un innesto osseo di limitato volume in genere eseguito per un singolo impianto.
Quali sono le tecniche chirurgiche di rialzo di seno
IMMAGINE RX PRE-OPERATORIA PER RIALZO DI SENO PER VIA LATERALE
Immagine TAC in alto a destra: si osservi la ridotta altezza crestale che nella sezione in basso a destra risulta essere di 2-3mm e quindi insufficiente per poter posizionare gli impianti
IMMAGINE POST OPERATORIA DOPO RIALZO DI SENO PER VIA LATERALE
Immagine TAC in alto a destra: è visibile il volume osseo perfettamente innestato cioè a contatto con le pareti interne del seno come si vede nell’immagine in basso a destra ed in alto a sinistra.
6 mesi dopo è possibile posizionare 2 impianti per il resto della vita del paziente.
Le tecniche chirurgiche per il rialzo del seno mascellare sono due:
tecnica con approccio laterale e tecnica con approccio trans-crestale.
La chirurgia di rialzo seno mascellare con approccio laterale prevede l’esecuzione di una osteotomia per aprire una finestra ossea sulla parete del seno mascellare che espone la membrana schneideriana. Questa viene sollevata in modo da poter innestare un materiale osseo a riempimento a contatto con le pareti del seno.
Dopo un periodo di guarigione di circa 6 mesi vengono posizionati gli impianti nel numero e nella posizione prestabilita.
L’approccio laterale è più invasivo rispetto all’approccio transcrestale ma offre un massima visibilità e quindi un adeguato controllo intra-operatorio in ogni situazione.
Grazie alla tecnica piezoelettrica il trauma chirurgico e la morbilità per il paziente sono grandemente ridotte.
La chirurgia del seno mascellare con approccio trans-crestale prevede l’esecuzione nella cresta residua di una perforazione (come per iniziare un sito implantare ma molto più breve) sino ad incontrare il pavimento osseo del seno mascellare che viene consumato senza perforare la membrana del seno. Attraverso questo piccolo orifizio viene inserito l’innesto osseo che viene stabilizzato con l’inserimento dell’impianto stesso.
L’approccio crestale ha il vantaggio di generare un trauma churugico talmente ridotto da essere favorito dai pazienti. Lo svantaggio principale è invece quello di essere generalmente una tecnica “cieca” e quindi molto più legata all’abilità dell’operatore rispetto all’approccio laterale.
IMMAGINE RX PRE-OPERATORIA PER DOPPIO RIALZO DI SENO PER VIA TRANS-CRESTALE
L’immagine TAC in alto a destra evidenzia una ridottissima altezza dell’osso crestale che nella sezione in basso a destra è di 1-2 mm
IMMAGINE POST OPERATORIA DOPO RIALZO DI SENO PER VIA TRANS-CRESTALE
Immagine TAC in alto a destra: è visibile il volume osseo perfettamente innestato cioè a contatto con le pareti interne del seno come si vede nell’immagine in basso a destra ed in alto a sinistra.
6 mesi dopo è stato possibile posizionare 2 impianti per il resto della vita del paziente.
Criteri di scelta della tecnica chirurgica più idonea
Come sempre è necessario un’accurato studio pre-chirugico che (partendo da un’anamnesi per valutare la salute sistemica, la richiesta di ematochimici e un esame obiettivo della salute e igiene orale) permette di scegliere la tecnica di approccio al seno più idonea per ciascun paziente dopo un attento studio radiografico delle immagini tridimensionali.
In genere la ridotta profondità del seno mascellare è favorevole per la tecnica trans-crestale che è meno invasiva il biotipo tessutale è favorevole.
La tecnica di approccio trans-crestale è, grazie alla sua ridottata invasività, è considerata tecnica di elezione nei casi di grande atrofia ossea per preservare al massimo l’integrità del seno mascellare oltre al fatto che permette il posizionamento immediato della dentiera già al termine della chirurgia per tutto il tempo della guarigione.
Questi casi severi che richiedono una competenza anche di tipo otorino-laringoiatrico vengono gestiti di routine nello studio Vercellotti.
Vantaggi clinici e rischi operatori
Il vantaggio principale della tecnica di rialzo del seno mascellare è quella di poter tornare ad avere dei denti fissi ancorati su impianti, in sostituzione dei molari superiori persi, anche nei casi anatomici più sfavorevoli caratterizzati da un riassorbimento completo dell’osso crestale.
Questa tecnica permette dunque di riabilitare con una protesi circolare fissa su impianti anche i casi più severi di atrofia mascellare (all on sinus).
E’ una tecnica specialistica che richiede una grande competenza professionale per poter evitare i rischi derivanti dalle più disparate situazioni anatomiche di tipo sfavorevole. In due parole è fondamentale evitare che una perforazione o un’eventuale lacerazione della membrana schneideriana non venga riconosciuta o gestita in modo corretto per evitare complicanze come una sinusite iatrogena (ovvero provocata dalla chirurgia) e talora delle spiacevoli comunicazioni oro-situali che necessitano terapia medica e un ulteriore trattamento chirurgico e che talora limitano la possibilità di eseguire un ulteriore e definitivo rialzo di seno.
Questo intervento presso il nostro studio
Lo studio Vercellotti per primo al mondo e da oltre 25 anni esegue le tecniche di rialzo di seno mascellare con tecnologia piezoelettrica sia per via laterale che per via trans-crestale con grande predicibilità di risultato a vantaggio dei pazienti.
La competenza maturata, oltre che in chirurgia orale ed implantare, anche in campo otorino-laringoiatrico permette di ritrattare anche i fallimenti di precedenti tecniche di rialzo del seno mascellare eseguite altrove.
Curiosità sul nostro studio
Nel 1998 è stato eseguito il primo intervento al mondo di rialzo di seno mascellare per via laterale con tecnica esclusivamente piezoelettrica ideato e sviluppato dal prof. Vercellotti e pubblicato nel 2001 sull’International Journal of Periodontics & Restaurative Dentistry.
La tecnica di erosione piezoelettrica della parete laterale del seno mascellare per l’apertura della finestra ossea risulta essere in letteratura scientifica internazionale la più sicura per la preservazione dell’integrità della membrana schneideriana e fu presentata per la prima volta dal prof. Vercellotti nel 2004 al Quintessence International Congress a Boston.